La nautica nell’anno del Covid-19, nonostante sia stata messa a dura prova come gli altri settori, nel complesso ha retto all’impatto della pandemia. Secondo le stime ufficiali nell’anno nautico in corso è confermata la leadership mondiale per le imbarcazioni oltre i 24 metri con una produzione italiana che supera il 50% della produzione mondiale, come ha affermato Barbara Amerio, Presidente Confindustria Imperia e Presidente Assemblea Settore Navi di Confindustria Nautica in occasione della Convention SATEC 2021 tenutasi a giugno 2021. Secondo l’Ufficio Studi di Confiundustria alla luce delle rilevazioni campionarie sulle aziende del comparto «La produzione cantieristica conferma un trend molto positivo con un portafoglio ordini che vede percentuali di crescita superiori al 20% per quattro aziende su dieci. Complessivamente il 96% degli intervistati si aspetta un incremento del fatturato, grazie anche alla continua spinta dell’export che conferma la leadership del Made in Italy nautico nel mondo. Per quanto riguarda il mercato nazionale, le reti di vendita consolidano i risultati del 2020 e prevedono un mercato fondamentalmente stabile per il 66% degli intervistati. Ancora numeri importanti con il segno positivo per il segmento della componentistica (accessori e motori)» (così in CONVENTION SATEC 2021: CONFINDUSTRIA NAUTICA TRACCIA LE “NUOVE ROTTE PER LA NAUTICA”, 29 giugno 2021, https://confindustrianautica.net/convention-satec-2021-confindustria-nautica-traccia-le-nuove-rotte-per-la-nautica/).
Dati incoraggianti erano emersi anche nella terza edizione di Monitor, il rapporto statistico dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica (in collaborazione con Fondazione Edison e Assilea e il patrocinio del Ministero dei Trasporti), pubblicato a marzo 2021, il quale confermava che durante la pandemia il settore della nautica ha tenuto, ed in particolare il diporto e con il leasing nautico che nel 2020 ha raggiunto un valore dei contratti complessivo pari a 593,7 milioni di euro, il 15,9% in più rispetto al 2019.
Diversa e critica è stata, invece, la situazione del turismo nautico, dove sono stati evidenti gli effetti determinati dal divieto di spostamenti così come la portualità e i servizi hanno conosciuto una riduzione di fatturato del 57% che raggiunge l’82% per il segmento del charter nautico.
Nello scenario pandemico, tuttavia, il Legislatore ha proseguito nella sua opera di regolamentazione normativa da un lato prevedendo, anche per questo settore, specifiche linee guida per fronteggiare l’emergenza sanitaria, dall’altro intervenendo con il cd. Correttivo del Codice della nautica da diporto (entrato in vigore il 22 dicembre 2020, per effetto delle previsioni il decreto legislativo 12 novembre 2020, n. 160). La gestazione del “Correttivo”, al Codice della Riforma del 2017 (ed entrata in vigore nel 2018) che a sua volta aggiornava il precedente Codice, ha subito un complesso iter legislativo passato anche attraverso due proroghe per i decreti legislativi attuativi.
Il testo finale, che consta di 31 articoli, inoltre, ha dovuto tener presenti le osservazioni contenute nel parere del Consiglio di Stato e i pareri delle Commissioni di Camera e Senato nella direzione di una maggiore dinamicità del settore nell’ottica di rendere competitiva l’Italia nello scenario internazionale rispetto a Regno Unito, Croazia, Costa Azzurra, e armonizzare e coordinare il quadro normativo italiano con le previsioni europee.
E su queste basi che è stato concepito il volume Nautica da diporto 2021 Disciplina fiscale e amministrativa (a cura di Lorenzo Sacchetti, Roberta Caragnano, Daniela Parisi, Giuseppe Napoli), edito dal Gruppo Maggioli Editore, che prendendo spunto dagli aspetti centrali del citato Correttivo, in una visione sistemica, si prefigge di “leggere e interpretare” la normativa, con una chiave di lettura pratica ma allo stesso tempo in maniera organica, passando in rassegna sia gli aspetti più tipicamente normativi sia le novità tributarie come l’Imposta sul valore aggiunto nella nautica da diporto anche nella compravendita di imbarcazioni da diporto in ambito Ue ed Extra-UE, la detraibilità dell’Iva afferente agli acquisiti di imbarcazioni da diporto strumentali, le accise sul rifornimento di prodotti petroliferi, il vettovagliamento, i contratti di ormeggio, la disciplina del c.d. “posto barca”, ivi compresa l’applicazione della tassa sui rifiuti e l’applicazione dell’IMU sugli “specchi d’acqua”.
Nel volume, che è diviso in otto capitoli, sono analizzati, altresì, il tema della locazione, del leasing e del noleggio di unità da diporto con interessanti riflessioni sul leasing nautico distinto, in rapporto alla tipologia di utilizzo (in commerciale e da diporto), senza trascurare le novità riguardanti il rilascio del certificato di idoneità (al noleggio) da parte dello Sportello Telematico del diportista (STED) e la previsione del noleggio di cabina.
Una parte è dedicata alle novità in tema di immatricolazione, registrazione e utilizzo delle imbarcazioni da diporto che mediante l’introduzione del Sistema telematico centrale della nautica da diporto (SISTE) sono orientate nella direzione di una uniformità e semplificazione di carattere informatico e telematico.
Un elemento centrale che ripercorre come un fil rouge l’intero volume è l’interdisciplinarietà della materia laddove oltre ad aspetti tipici del diporto e del codice della navigazione si uniscono anche aspetti amministrativi, fiscali e tributari; rispetto a questi ultimi vi sono specifici approfondimenti sul “Redditometro” e sul “Monitoraggio fiscale”.
Nel volume sono attenzionati, poi, tanto i temi della nautica sociale – intendendosi, sia la navigazione da diporto effettuata in acque marittime o interne per fini esclusivamente sportivi o ricreativi e senza scopo di lucro, mediante natanti da diporto sia il complesso delle attività finalizzate a diffondere la conoscenza e la pratica della nautica da diporto a favore degli studenti degli istituti scolastici di ogni ordine e grado di età non inferiore a nove anni – quanto quelli legati alla disabilità, anche relativamente agli aspetti di inclusione sociale.
Sul fronte della sicurezza sono contemplati gli interventi anche quel che attiene la revisione delle dotazioni nel caso di navigazione limitata all’area di ricerca e soccorso nazionale così come ampio spazio è dedicato alle strutture demaniali con destinazione per il ricovero a secco di imbarcazioni e di natanti da diporto nei Piani regolatori dei porti mercantili.
Non mancano le previsioni sulla istituzione di un archivio nazionale dei prodotti delle unità da diporto per contrastare l’immissione sul mercato di prodotti fraudolenti che possano provocare incidenti o infortuni, a tutela sia del consumatore sia delle aziende produttrici serie, e sulla introduzione di una disciplina per la navigazione di “droni” a scopo commerciale, sportivo e di assistenza.
Il volume si chiude con gli aspetti critici e di rilievo sanzionatorio che pongono le verifiche in capo alla Guardia di Finanza e agli Organi accertatori al fine di evitare condotte illecite.
Roberta Caragnano
Segretario generale del Distretto Nautico di Puglia